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Facets

di Gaetano m. Bonifati

Nel 1992 sul libro "Ordine e disordine estetico" scrivevo:  "..fino al giorno del giudizio anarchico dell'arte, questo monte segreto,all'interno del quale si forgiano i destini dell'Universo con pratiche magiche, sarà l’unica verità  dell'anima che ci preserverà dalla follia e dalla irrazionalità selvaggia che stà avvolgendo il mondo".
Dopo tredici anni Maddalena Marinelli, giovane artista molisana, mi offre, con la sua arte, la possibilità di affermare che ogni tempo porta  all'arte la sua essenza.
"I ritratti" sono guida infallibile della condizione umana; il loro movimento lascia degli echi, onde che si infrangono nella mente come su spiagge notturne e scogliere.
Fantasmi di ere che furono scritte, di elfi signori della pietra e del fuoco, nati da una Dea che fece solchi di terre tracciati sui volti, corteccie su cui il vento ha scolpito le proprie leggende. E dove sciamane di evocazione leggiadre come fumo di nebbie scrissero in quelle ossa di uccello sulle acute danze di soglia.
Come se ancora cantassero, si odono  cantare e tutti in ascolto tesi si fanno muti. E tremano i selvaggi maestri dell'oblio e dell'ignoranza.
Luna, antica pietra alata che offre il suo volto saggio come un nume di bianco metallo dorato. Piena adesso, nella vaga aurora del meriggio dove sposa il suo stesso ardore che scrisse, come vive braci, i runici segni del presagio su se stessa.

Umano volto, disegnato e/o "scattato" da un dito di sensuale  amore nello spazio cosmico del silenzio, fanciulla che lascia all’immagine del fuoco il divenire della sua forma; quando tutte le stelle vennero alla danza dei ritmi a mimare e godere la vita al suo natale. E gli antichi  dei risorsero dall'eterna attesa del tempo per vederla danzare nel firmamento fiammeggiante di canti.
Sciolse le sue note allora nell'urlo cosmico della creazione pietra di fuoco, vive ossa di terra e vento animale.
E fu manifesta la terrificante bellezza della dea dell'Arte e della vita.Aromi e preziose essenze precipitarono sulla terra a germogliare in frutti di gioiose scintille la polposa sapienza. Arte e vita si compirono all’unisono dalla bisessuata natura del cosmo.
La pittura di Maddalena evoca, i fantasmi di ere vive dell’uomo, ere che stanno emergendo potentemente dalla polvere di una storia falsa e morta, per ridisegnare l’umano volto, oppure eternare una nascente vita.

FACETS  Centro Culturale G. Morandi, Roma 2005 | Roma, 30/04/2005  

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